Kaizen - Cambiare per il meglio

Kaizen in giapponese significa “cambiare per il meglio” o “miglioramento”; in italiano si può dire “Miglioramento Continuo”. Kaizen mira ad eliminare gli sprechi (definiti da Joshua Isaac Walters come “attività che aggiungono un costo ma che non aggiungono valore”).

Spesso questo significa “smontare e rimontare in modo migliore”. Poi segue la standardizzazione di questo “modo migliore” con altri, tramite il lavoro standardizzato.

Kaizen è un’attività giornaliera e il suo scopo va oltre il miglioramento. E’ anche un processo che, quando fatto correttamente, rende il posto di lavoro più umano, elimina il lavoro troppo duro (sia mentalmente che fisicamente), e insegna alle persone come effettuare esperimenti sul proprio lavoro usando il metodo scientifico e come imparare a notare ed eliminare lo spreco in un processo di lavoro.

Implementare Kaizen

Kaizen deve operare con tre principi:

Processo e risultati (non solo risultati);
Pensare in modo sistematico (guardare cioè il disegno grande, non avere una visione stretta delle cose);
Non giudicare e non dare colpe (perché dare la colpa è uno spreco).
Le persone a tutti i livelli di un’organizzazione partecipano in Kaizen, dall’Amministratore Delegato in giù, insieme a esterni quando è possibile. La struttura di Kaizen può essere individuale, un piccolo gruppo o un gruppo grande. In Toyota è solitamente un miglioramento locale all’interno di una stazione di lavoro o di un’area, e coinvolge un gruppo piccolo nel migliorare il proprio ambiente di lavoro e produttività.

Nonostante Kaizen (in Toyota) dia solitamente piccoli miglioramenti, la coltura di questi piccoli miglioramenti continui e la standardizzazione producono grandi risultati in forma di incrementi della produttività. La traduzione Italiana di Kaizen può quindi essere “miglioramento continuo”.

Lo “zen” in Kaizen enfatizza l’aspetto dell’ “imparare facendo”, del migliorare la produzione. Questa filosofia differisce dai programmi di miglioramento “comanda e controlla”, sviluppati a metà del Ventesimo secolo. La metodologia Kaizen include fare cambiamenti, monitorare i risultati ottenuti e infine correggere gli eventuali errori. Le pre-pianificazioni su larga scala e la programmazione di vasti progetti sono sostituite da esperimenti minori, i quali possono essere rapidamente adattati man mano che vengono suggeriti nuovi miglioramenti.

Il ciclo dell’attività Kaizen può essere definito nel seguente modo:

Standardizzare un’operazione
Valutare l’operazione standardizzata (trovare la durata del ciclo di produzione e l’ammontare delle scorte in produzione)
Uniformare le misurazioni rispetto alle esigenze
Innovare in modo da venire incontro alle esigenze e aumentare la produttività
Standardizzare le nuove operazioni migliorate
Continuare questo ciclo ad infinitum
Questo è anche conosciuto come il ciclo di Shewhart, il ciclo di Deming , o PDCA (Plan, Do, Check, Act)

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